Ufficiostampa

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24 Mag 2018

È tutto pronto per il WDSF PD European Championship Standard 2018. Nel giorno della festa della Repubblica italiana, 4 azzurri della danza sportiva cercheranno di onorare l’Italia facendogli il regalo più bello: far sventolare il Tricolore fra le piste di gara di San Pietroburgo.

A difendere i colori azzurri saranno le coppie formate da Alessandro D'Amora e Maria Gorelik e Giovanni Vitone e Sara Confalonieri. I nazionali in gara, sempre fra i primi classificati nelle competizioni internazionali, ce la metteranno tutta per battere i padroni di casa e gridare dal podio, “buon compleanno Italia”.

29 Mag 2018

È stato approvato dalla FIDS il nuovo regolamento sugli impianti sportivi dedicati alle gare agonistiche. Con la delibera n.132 la Federazione Italiana Danza Sportiva ha recepito la delibera del CONI (la numero 1476) riservata a tutte le FSN (Federazione Sportive Nazionali) per le quali è prevista un’omologazione degli spazi, dei luoghi, delle sicurezze e delle capacità ricettive di tutti i luoghi che ospiteranno attività sportive agonistiche. Il regolamento entrerà in vigore dal 1 settembre prossimo e riguarderà sia l’impiantistica riservata alle nuove aree sportive sia alle vecchie.

Il regolamento, composto da 33 articoli, è un vademecum chiaro e dettagliato per chi vorrà, nella prossima stagione sportiva, ospitare, organizzare, promuovere gare di danza sportiva sotto l’insegna dalla FIDS. Nel nuovo regolamento grande attenzione è riservata alle condizioni di igiene e di sicurezza degli impianti a tutela delle persone (cittadini con disabilità, sportivi, giudici di gare, pubblico e spettatori) che accederanno nell’aree sportive.

Con il nuovo regolamento dunque, la FIDS si mette in linea con le normative del CONI adottando un nuovo codice di norme e di regole a garanzia e tutela di tutti. Sul tema specifico inoltre la Federazione, su indicazione del presidente Michele Barbone, ha stabilito che il 9 luglio, durante i Campionati Italiani a Rimini, si terrà un convegno al fine di chiarire dubbi e di illustrare nel merito i punti del nuovo regolamento.    

Regolamento per l'omologazione degli impianti

Regolamento di procedura per l'omologazione degli impianti

24 Mag 2018

Da ventotto anni sulle piste di danza con Barbara. Risoluto, competitivo, con la voglia di vincere divertendosi e con un angelo custode sempre al suo fianco.  È il profilo di Alberto Belometti, bresciano doc che da pochi giorni, dopo anni di gare, di cadute e di risalite ha vinto la medaglia d’oro nel Campionato del Mondo Senior II Standard.

Gara difficile?

La più difficile della nostra carriera, ma anche quella che ci ha dato maggiore soddisfazione. Il livello della finale è stato altissimo. Con Barbara abbiamo vinto un mondiale due anni fa in Turchia, ma questa finale è stata davvero la più dura, la più tesa e la più complicata. Le dico solo che il campione del mondo in carica non è nemmeno arrivato alla finale. Poi davanti a noi c’era l’altra coppia italiana formata da Stefano Bernardini e Stefania Martellini che sono fortissimi, dei campioni, e in pista sono sempre stati i nostri rivali. È una vita che balliamo con loro. Riuscire ad arrivare primi ci ha riempito di orgoglio.

Quanto tempo prima si inizia a preparare una finale così competitiva?

Già dalla fine del mondiale scorso ci siamo posti l’obiettivo di arrivare a questo appuntamento con la voglia di provare a vincerlo. Per raggiungere certi obiettivi però non basta solo l’allenamento ma la componente fondamentale è la motivazione. Solo la motivazione ti spinge a dare tutto te stesso per raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato. Se abbiamo vinto, il merito va diviso con i nostri insegnanti, Roberta Zone e Antonio Gioncada che da quando ci allenano hanno cambiato la nostra mentalità.

L’inizio della vostra avventura?

Ho iniziato nel 1990, sono 28 anni che balliamo insieme io e Barbara. All’epoca eravamo fidanzati e abbiamo iniziato con dei corsi di ballo per andare in discoteca a divertirci. Poi abbiamo scoperto il mondo della danza sportiva e ci siamo appassionati. Siamo partiti da lontano, abbiamo iniziato a fare delle gare, abbiamo avuto sonore sconfitte ma anche belle soddisfazioni. Insomma, è stato un percorso molto lungo che ancora adesso non è finito. Io e Barbara volevamo crearci qualcosa da fare insieme e il ballo ci ha unito nella vita così come in pista.

La forza è la coppia?

Consolidarsi come coppia è alla base. Per fare questo sport bisogna rinunciare a tutto, al centro delle nostre vite c’è la dedizione verso questa disciplina. È uno sport che ha bisogno di una forza mentale totalizzante. Senza la testa ballare ad alti livelli diventa impossibile. Quando abbiamo iniziato ho visto tantissimi giovani dal grandissimo avvenire, dal futuro scritto ma poco dopo si sono persi. Ora a distanza di tanti anni, dopo una vita passata sulle piste, posso dire che a quei ragazzi è mancata la testa. La danza sportiva allena corpo e testa.

Forza mentale nella vita come nello sport?

Assolutamente. Noi nella nostra vita da sportivi abbiamo avuto tante mazzate. Solo la forza mentale ti aiuta a rialzarti, a rigenerarti e a riprovare con più determinazione di prima. Delusioni e soddisfazione fanno parte della vita di ogni sportivo. Se alcuni anni fa una delusione poteva apparire come una vergogna, come una sconfitta senza appello, come se la vita sportiva fosse finita, ora la viviamo come una tappa di un percorso. La vita come lo sport ti fa tanti sgambetti ma ti ridarà sempre la possibilità di rialzarti, offrendoti un’altra opportunità. 

Quindi uno sport che consiglierebbe?

Certo! La danza sportiva aiuta a diventare delle persone per bene. Se dovessi dare un consiglio a dei genitori, ad una famiglia, gli direi che la danza sportiva è una disciplina che fa crescere i ragazzi in modo sano, con i valori puri dello sport. Il comportamento individuale viene investito totalmente, i valori puri dello sport, della vita e i valori intimi di ognuno di noi vengono stimolati in ogni loro aspetto rendendoti completo come uomo.

Il futuro di Alberto e Barbara?

Restare a lungo nel mondo della danza sportiva in tutti i suoi aspetti.

Quale è il vostro segreto in pista?

Avere un angelo custode sempre al nostro fianco. Quando balliamo, in pista siamo in tre: noi due siamo fisicamente lì e poi c’è sempre un angelo custode che ti dice ogni istante cosa fare e che ti sprona quando senti di non farcela.

22 Mag 2018

Quarant’anni sulle piste, elegante nelle movenze e nell’esprimere con semplicità la passione per la danza. Un amore totale per questo sport che lo emoziona come quando, appena sedicenne, iniziò il suo lungo percorso nel mondo della danza sportiva. Lui è Moreno Carnelli che in coppia con Michela Saggiorato ha vinto il WDSF World Championship Standard nella categoria Senior III.

Un oro in Repubblica Ceca….

Sì, la gara è andata molto bene, organizzata benissimo, ogni 20 min si poteva ballare, quindi abbiamo evitato di raffreddarci, e questo per il nostro sport è molto importate. Fra le coppie c’era molto rispetto, attenzione all’avversario ma nella sportività. Nessuno ha cercato di buttarci fuori pista... La sensazione ricorrente in gara era osservare il campione del mondo in carica che si stava esibendo.

Perché?

Bisogna studiare le mosse dell’avversario per batterlo. Si cerca sempre di studiare l’avversario, i suoi movimenti per trovare i suoi punti deboli e far meglio di lui. Ci vuole moltissima concentrazione perché per fare meglio non devi commettere errori, devi saper osservare i dettagli mentre balli, mentre ti muovi, la concertazione è tutto in pista. Dopo 40 anni di ballo ho una buona esperienza ma mai sottovalutare l’avversario.

Quarant’anni?

Sì, ballo da più di 40 anni, avevo 16 anni quando ho iniziato. La prima cosa che mi conquistò fu la bellezza che ha in sé la danza. Poi è un mettere alla prova il tuo corpo ogni giorno. Ti chiedi se certe cose potrai mai farle, ti chiedi cosa puoi fare, dove puoi spingerti, cosa non puoi fare. Insomma, la danza è un mix perfetto fra bellezza e capacità. Il ballo poi è uno sport di competizione pura e io sono un competitivo. La danza dunque ti mette alla prova ogni giorno, mette alla prova te stesso, è una sfida quotidiana con il proprio corpo e con la propria mente.

Che intende per sfida con se stessi?

È una sfida perché cerchi sempre di migliorarti, ci sono tantissimi ballerini che ballano meglio di te e diventano degli esempi, diventa anche una sfida personale perché ambisci a ballare come loro e meglio di loro. La danza è una sfida tecnica, ma anche emozionale. L’interpretazione, la complicità unite alla tecnica sono le chiavi per emozionare. La tecnica senza l’interpretazione del movimento del copro non basta. È attraverso il corpo e i movimenti che crei emozione.

Cosa le ha insegnato il ballo?

È uno sport che crea un comportamento personale, una disciplina che ti porta ad avere rispetto e che ti insegna le capacità di relazione verso le altre persone.

Lo consiglierebbe ad un giovane?

Per i giovani la danza sportiva potrebbe essere una possibilità. Quella di creare una vita personale che abbia un senso di realizzazione. Molti giovani sono persi, non sanno cosa fare, gli consiglierei di provare il ballo: può essere una chiave per vincere tante sfide personali, caratteriali e di vita.

Da quanto tempo lei e Michela ballate insieme?

Con Michela balliamo da nove anni. Ci siamo trovati subito. Dopo aver perso la mia partner precedente, misi un annuncio al quale rispose Michela. Dopo cinque minuti in pista eravamo in perfetta sintonia su tutto. Ci siamo trovati in un attimo e questa componente è la più importante. Senza empatia, senza complicità ballare diventerebbe davvero difficile. Si creò una complicità di intenti talmente univoca che pochi mesi dopo eravamo già in competizione. Quell’armonia, dopo nove anni, è ancora la nostra forza. 

Prossimi appuntamenti?

Rimini ai Campionati di Categoria e il 9 giugno in Bosnia.

Quindi avete già ricominciato ad allenarvi tutti i giorni?

Come sempre. Ci sarà tanto allenamento. Le nostre vite di ballerini, la mia e di Michela, non sono semplici. Abitiamo a 280 km di distanza.

Duecentottanta km?  

Sì, esattamente. Per poterci allenare ci troviamo a metà strada, un sacrifico enorme ma vale la pena farlo. Quasi ogni giorno facciamo a testa 300 km fra andata e ritorno, per incontrarci ed allenarci. L’amore che ho per la danza va sopra ogni cosa, ho fatto tante rinunce e tantissimi sacrifici per poter fare questo sport. Ho lo stesso entusiasmo di quando avevo 16 anni e davvero la danza è la mia vita. Non potrei fare altro. Quando ballo sono felice.

21 Mag 2018

Per la prima volta nella storia, la danza sportiva italiana sarà alle Olimpiadi. Due atleti della FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) hanno staccato il biglietto per i Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires 2018. Saranno in scena nelle gare di Break dance.

Mattia Schinco (Bboy Bad Matty) e Alessandra Cortesia (Bgirl Lexy) dopo un lungo percorso di qualificazione iniziato in Germania e concluso a Tokyo al WDSF World Youth Breaking Championships, rappresenteranno l’Italia dal 6 al 18 ottobre nella disciplina sportiva che per la prima volta è stata ammessa fra le specialità olimpiche. 

In particolare Mattia Schinco, oltre alla qualificazione ai Giochi, ha anche conquistato la medaglia di bronzo nella Battle finale.

«Per la danza sportiva e per tutta l’Italia si tratta di una grandissima soddisfazione. I ragazzi sono stati bravissimi. Il merito di questa storica qualificazione – ha dichiarato il presidente federale Michele Barbone, che ha seguito e incoraggiato i nostri ragazzi a Tokyo - va a loro, ai loro sacrifici e alla loro forza d’animo. Siamo onorati di rappresentare l’Italia alle Olimpiadi in una nuova disciplina che per la prima volta, viene annoverata fra le specialità”. 

 

Link di Repubblica.it 

http://www.repubblica.it/sport/vari/2018/05/21/news/break_dance_alle_olimpiadi-197024475/

21 Mag 2018

Mancano pochi giorni e poi andranno in scena il Campionato del Mondo, l’Europeo e l’Europeo ParaDance targati IDO (International Dance Organization) di Danza sportiva. Sarà Genova ad ospitare l’edizione 2017/2018, e due saranno i campi di gara del PalaCus che, dal 24 al 27 maggio vedranno schierati oltre 1.500 atleti nel World Latin Show and Synchro Dance Championships e nell’European Show Dance Championships.

Grande attesa, in particolare, per sabato 26 maggio, quando, per la prima volta in Italia, verranno disputate le gare dell’European Para Dance Championships nelle discipline Show Dance.

Nei quattro giorni di gara si cimenteranno gli atleti più giovani nelle categorie Children (8/11 anni), Juniors (12/15 anni) e Adult (16/oltre). Nel capoluogo ligure in totale saranno 17 le Nazioni presenti.

La volontà di ospitare a Genova i campionati IDO è nata dall’intesa del Comune (grazie al Consigliere Delegato allo Sport, Stefano Anzalone), del Comitato Regione Liguria FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) presieduto da Antonella Sbragi e dalla collaborazione del vice presidente Nazionale FIDS e vice presidente Internazionale IDO, Edilio Pagano e dal Consigliere Federale FIDS, Michelangelo Buonarrivo.

Le 17 nazionali in gara: Bosnia ed Erzegovina; Danimarca; Finlandia; Germania; Gibilterra; Grecia; Kirghizistan; Italia; Norvegia; Macedonia; Montenegro; Polonia; Russia; Serbia; Slovacchia; Slovenia; Ungheria.

10 Mag 2018

Mancano poche ore alla sfida finale che vale un sogno. La sera del 20 maggio a Tokyo i Fantastici 4 della Break Dance targata FIDS, Francesco Bressan (Bboy Kenjy), Alessandra Cortesia (Bgirl Lexy), Alex Mammì (Bboy Lele) e Mattia Schinco (Bboy Bad Matty) sono pronti a rappresentare l’Italia nella gara che si preannuncia fra le più entusiasmanti della loro carriera: vincere la finale nipponica e volare agli “Youth Olympic Games 2018” che si terranno a Buenos Aires dal 6 al 18 ottobre.

Il mondo della danza sportiva italiana fa il tifo per loro. Arrivare a Buenos Aires significherebbe per l’Italia essere una della Nazioni partecipanti ai primi Giochi Olimpici in cui è ammessa la Break Dance. Incrociamo le dita.

17 Mag 2018

Questa volta a tenere alto il prestigio della danza sportiva italiana sono state le categorie Senior. Dopo l’oro della scorsa settimana nel WDSF European Cup Adult Standard, gli atleti della FIDS tornano a casa con due ori, un argento e con ottimi piazzamenti in classifica.

L’Inno d’Italia ha risuonato una prima volta il 18 maggio nel palazzetto dello sport di Olomouc, in Repubblica Ceca, dove Moreno Carnelli e Michela Saggiorato hanno conquistato l’oro nel Campionato del Mondo Senior III Standard. Sempre sulla stessa pista, questa volta il 20 maggio, a trionfare sono stati, nella categoria Senior II, Alberto Belometti e Barbara Pini. Accanto a loro, sul secondo gradino del podio, Stefano Bernardini e Stefania Martellini che hanno vinto l’argento.

Ottimi piazzamenti anche per gli altri nazionali che con Stefano Proietti e Marina Ischiboni hanno raggiunto il quinto posto nella categoria Senior III Standard. Nono piazzamento per la coppia Aldo Mazzi e Roberta Pisacane, decimo invece per Bruno Lazzareschi e Ida Zotta. Un undicesimo e un tredicesimo posto per Enrico Pratesi e Mariella Landini e Lorenzo Melucci e Carla Meconi. Nel Campionato del Mondo Under 21 Latin a Tbilisi, disputato il 19 maggio, la coppia Giovanni Pisacane e Gaia Cirillo ha raggiunto un ottimo sesto posto, così come nella stessa categoria si sono fermati al quattordicesimo posto la coppia Dumitru Valentin Alexandru e Nicole Civita. Un nono e un quattordicesimo posto invece, nella categoria Senior II Standard, sono andati rispettivamente a Vittorio Bramati e Silvia Martorelli e a Giuseppe Trappolini e Roberta Alessi.

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17 maggio

Dopo l’oro nella Coppa Europa Adult Standard in Lettonia gli azzurri della FIDS si cimentano in un’altra sfida. Nel week end da venerdì 18 a domenica 20, saranno 12 le coppie in gara che cercheranno di raggiungere la vetta del successo nel WDSF World Championship discipline Standard e Latin che si terranno a Olomouc, in Repubblica Ceca e a Tibilisi, in Georgia.

A rappresentare l’Italia nella categoria Senior III danze Standard venerdì 18 saranno le coppie Moreno Carnelli e Michela Saggiorato e Bruno Lazzareschi e Ida Zotta. Il 19 maggio invece sarà il turno di Giovanni Pisacane e Gaia Cirillo e di Alexandru Valentin Dimitru e Nicole Civita nella categoria Under 21 Latin a Tibilisi. Chiuderanno la tre giorni di gare le coppie Stefano Bernardini e Stefania Martellini e Alberto Belometti e Barbara Pini nella categoria Senior II Standard.

16 Mag 2018

Un equilibrio perfetto nel ballo con Francesco e un equilibrio perfetto nella vita privata con i suoi affetti più cari. Determinata, appassionata, con le idee chiare e con la semplicità tipica di chi sa essere vincente nella vita come nello sport.  È Debora Pacini, neocampionessa nel WDSF European Cup Adult Standard, che in coppia con Francesco Galuppo ha vinto l’oro in Lettonia.  

È andata bene, anzi benissimo…

La gara è stata molto veloce eravamo 21 coppie e nelle gare abbiamo fatto 3 round: è stata  una esperienza molto bella, c’era tanta gente, una bella atmosfera. Poi sentire l’Inno sul podio è stata una sensazione fantastica. Ci siamo sentiti bene subito, fin dal primo round e abbiamo dato il massimo fin dall’inizio e questa stessa forza l’abbiamo mantenuta fino alla finale.

 La chiave del successo?

Ci vuole molto sacrificio, molto impegno, lezioni, allenamento. Bisogna lasciare il mondo reale fatto di divertimento, di cose leggere, delle vacanze, del tempo libero per dedicarsi solo al ballo. Nel week end abbiamo le gare, durante la settimana dobbiamo allenarci. Tanti sacrifici da fare e da vivere. Però questi sacrifici poi ti ripagano perché arrivi a disputare finali, a salire qualche volta sul podio. I ragazzi che si avvicinano a questo sport devono avere una sola priorità: il ballo. Quando arrivi in gara è sempre un’emozione. Cerchiamo sempre di dare il massimo e il meglio di noi. Dobbiamo sempre mantenerci in forma, bisogna avere un look perfetto, rispettare il trucco, l’acconciatura, curare l’aspetto fisico, avere un bell’abito. Insomma, tutto ha la sua importanza ma il ballo è la prima cosa, la priorità assoluta per tutti coloro che si avvicinano a questo sport deve essere  migliorarsi ogni giorno.

Un consiglio per i giovani…

Quello che voglio dire ai giovani è di non scegliere chi vi promette di arrivare ai risultati con scorciatoie, facendosi aiutare da maestri che vi promettono di arrivare grazie a “conoscenze” , l’unica cosa che  bisogna scegliere è sempre il ballo e migliorarsi in quello che si fa. Il ballo è l’unica forza meritocratica che ti fa vincere e che ti fa sentire orgoglioso di te stesso. Migliorare il ballo senza pensare al risultato è la chiave per essere liberi. Ripeto solo il ballo ti porta avanti, ti porta a gareggiare ed essere orgogliosi di te stesso. È solo migliorandosi ogni giorno che ci si realizza. 

E tu e Francesco vi siete realizzati. 

Sì, con Francesco balliamo da 15 anni. Sto più con lui che con il mio ragazzo. Siamo in simbiosi perfetta. L’importante è trovare il partner ideale, bisogna cercare di trovare il ballerino ideale per te. Molte coppie scoppiano perché ad un certo punto cercano di cambiare il partner e questo non è una buona cosa perché bisogna ricominciare tutto e non è detto che ci si riesca. Noi siamo fra i pochi che hanno avuto e stanno avendo una carriera di coppia così lunga.

Simbiosi perfetta nel ballo, ma nella vita reale?

Non è facile combinare una vita da atleta con la vita privata. La danza è il mio lavoro, è la mia vita, ci vogliono accanto affetti, come la mia famiglia e il mio ragazzo, che ti sostengano e ti incoraggiano. Ho raggiunto un equilibrio perfetto fra vita normale e vita sportiva.

Prossimi appuntamenti?

I prossimi appuntamenti sono il GrandSlam il 1 luglio a Taipei e il GrandSlam di Rimini del 14 luglio. Due appuntamenti importantissimi. La gara del 1 luglio ce l’hanno comunicata da poco, saranno gare ravvicinate ma siamo abituati. La cosa più pesante sono i viaggi. Cerchiamo sempre di arrivare la sera del giorno prima della gara così possiamo dormire ed essere pronti. Però al di là di questo quando arriviamo in pista abbiamo solo adrenalina e voglia di ballare e in un attimo mettiamo alle spalle fuso orario, stanchezza e lunghezza di viaggi. Davanti a noi c’è solo la pista. 

05 Giu 2018

Anche quest’anno la FIDS  ha aderito al Trofeo CONI Kinder+Sport 2018. In gara, per partecipare alla finalissima che si terrà a Rimini dal 20 al 23 settembre, tutte le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) in regola con il Registro del CONI. Sarà una sfida che coinvolgerà tutti: da Nord a Sud, da Est a Ovest della Penisola e che vedrà la partecipazione degli atleti più giovani. Saranno infatti gli Under 14 in gare di Synchro Dance a contendersi l’accesso alla finale.

La manifestazione si articolerà in tre fasi: nella prima si procederà con una selezione provinciale, dalla quale verranno selezionate le squadre che accederanno alla seconda fase, quella delle finali regionali. Al termine, le migliori rappresentative, una per ogni Regione, approderanno alle Finali Nazionali di Rimini.

Giunto alla quinta edizione, il Trofeo CONI Kinder+Sport 2018 raccoglie ed attualizza l’eredità dei Giochi della Gioventù modernizzando le competizioni nazionali giovanili e promuovendo un accesso allo sport costante, partecipativo e inclusivo con lo scopo di stimolare e promuovere iniziative che favoriscano dinamiche di valorizzazione dell’attività giovanile di base.

«La FIDS è orgogliosa di partecipare anche quest’anno al Trofeo CONI. Fin da quando ho avuto l’onore di guidare la FIDS, al centro dei nostri obiettivi sportivi - ha dichiarato Michele Barbone, Presidente FIDS - c’è stato quello di far crescere la partecipazione giovanile, favorendo sport ed inclusione. Scambi generazionali, sport e sana competizione sono alcuni degli elementi necessari per sostenere la crescita giovanile in un’ottica di partecipazione costante che abbia come finalità quella di formare atleti, ma anche le donne e gli uomini del futuro».