presidente

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02 Mar 2018

Si comunica che, come da circolare a firma del World Para Dance Sport Managaer - IPC, Camilla Rodrigues, sono stati aggiornati i regolamenti internazionali della World Para DanceSport relativi all'attività sportiva e al metodo di giudizio con validità dal 1 marzo 2018.

I documenti sono già disponibili on line alla pagina dedicata al settore paralimpico.

 

23 Feb 2018

Francesco ha proprio la stoffa del campione. Ponderato, equilibrato, appassionato, attento: la conversazione è molto piacevole e ricca di spunti. Chi è Francesco? Ma come chi è Francesco? Francesco è Francesco Galuppo uno dei “ragazzi” che, con Debora Pacini, rappresenta una delle punte di diamante della FIDS. Francesco (siciliano di origini) e Debora (toscana purosangue) sono freschi reduci da un altro successo: la medaglia di bronzo agli Europei di Danze standard a Copenhagen.

Parliamo con lui, ma in realtà è come se parlassimo anche con Debora, la sua inseparabile partner in pista, che ricorre in ogni suo ricordo e dichiarazione. La compagna di danza alla quale è legato da 20 anni per allenamenti e successi. Una storia in cui prevalgono il sentimento dell’amicizia e la passione per le Danze standard. Lui e Debora sono coetanei: hanno 27 anni e da circa 20 sono una coppia di danzatori che miete successi in ogni angolo del mondo. Gli parliamo mentre prepara la valigia per l’ennesima gara: la coppia sta per volare a Tokyo.

Francesco e Debora, sono stati per tre volte secondi ai Mondiali: una prima volta in classe Junior, le altre due nella Youth. “Ricordiamo la prima volta con particolare emozione – incalza Francesco, con chiaro accento toscano anche se le sue origini familiari in realtà, come abbiamo detto, sono siciliane, è di Erice, in provincia di Trapani – perché davvero non potevamo prevedere di conquistare la medaglia d’argento. Fu una gara tanto bella quanto imprevista. Gareggiammo in Slovenia, a Maribor. Correva il 2005 e Debora e io eravamo quattordicenni. Toccammo il cielo con un dito”.

Una vita per la danza…

Già, è proprio così. E davvero non sappiamo immaginare la nostra esistenza senza la passione per questo sport. Oggi ci segue il ct della nazionale Davide Cacciari, ma alla nostra costruzione e formazione quando ci siamo avvicinati alla danza ci hanno pensato i genitori di Debora, Entrambi sono maestri di ballo che qui in Toscana hanno una bellissima scuola di danza”.

Com’è andata a Copenhagen?

 “Se si conquista il terzo posto agli Europei non si può che essere soddisfatti. È stata una gara bella e intensa, con moltissimi atleti di valori. E noi abbiamo avuto una medaglia di bronzo  e un bellissimo regalo supplementare che è andato oltre il significato sportivo”.

Bene. Ora che hai creato la suspense ci dici qual è stato questo regalo?

“È presto detto. Con grande gioia abbiamo avuto tra i nostri tifosi una coppia di allievi della nostra scuola che in totale segreto ci hanno voluto seguire fino in Danimarca per sostenerci. Per me e per Debora è stato un grande regalo oltre che una bella sorpresa”.

E adesso…
“E adesso tre appuntamenti importanti. La gara World Open di Tokyo, una gara di Grande Slam a Helsinki e poi i Campionati di Rimini a luglio. Come si vede le sfide non mancano”.

Sogno nel cassetto…
“Vincere i Mondiali Amatori Adulti di Vienna a novembre. Sarebbe una grande soddisfazione per noi, per la Nazionale e per la Federazione”.

Premierebbe il lavoro di tanti…

“È proprio così. E va detto che mai come nell’ultimo anno abbiamo avvertito la vicinanza della Federazione. Il nuovo presidente, Michele Barbone, e i dirigenti federali tengono molto a noi e alla nazionale. Sono venuti a vederci ai World Games ed è stato molto bello sentirli così vicini”.

D’accordo la passione e l’amore per la danza. Ma oltre alle emozioni occorrono i… muscoli. Quanto vi allenate tu e Debora?

“Tanto. Mediamente dalle 15 alle 20 ore settimanali per la danza e altre 4-5 in palestra”.

Cosa farete, cosa farai quanto avrai finito la tua carriera di atleta?

“Intanto diciamo che, grazie al cielo, il nostro è uno sport in cui ci sono gare per tutte le età, ma quando sarà finita la carriera agonistica, dopo la danza per me ci sarà la danza. Insegnerò e sono convinto che farà così anche Debora che ha anche una grande storia familiare in questo senso”.

Certo che è impossibile parlare con te senza fare riferimenti alla tua partner. Ti hai mai sfiorato l’idea di cambiare ballerina?

“L’idea non mi ha mai sfiorato. E fare riferimento a Debora non è giusto, è sacrosanto. Nel nostro sport tutto è armonia, affiatamento e simbiosi. Il vero protagonista è la coppia. Anzi, mi date lo spunto per dire una cosa che vorrei dire da tempo. Vedo che c’è in giro una specie di moda che porta a cambiare ballerino o ballerina. In tanti vanno a caccia di nomi stranieri. E lo stesso vale per i tecnici. Cambiare maestro è un errore quanto lo è cambiare partner. Lo dico soprattutto ai più giovani. Bisogna creare un percorso e incamminarsi insieme per raggiungere i risultati. Durante il percorso ci saranno alti e bassi, successi e insuccessi, errori e grandi performance: è esattamente così che si costruisce una coppia di successo”.

Auguri ragazzi. Sono quelli che come voi portano in giro la nostra bandiera e i nostri valori che ci inorgogliscono e rendono la FIDS un punto di riferimento nel mondo dello sport.

23 Feb 2018

Settimo posto per Michele Musella e Johana Musella  e sedicesimo per Jimmy Sposato e Aurora Ranvestel nei Campionati Europei Youth Latini che si sono svolti a Sochi nello scorso fine settimana. Una gara molto intensa con prove di altissimo livello in cui i nostri atleti si sono distinti fino all’ultimo round. La vittoria finale è andata a una coppia di casa: i russi Egor Kulikov e Maria Goroshko.

Un banco di prova utilissimo per i nostri ragazzi che si stanno già preparando per i prossimi impegni nei quali daranno ampie soddisfazioni.

Finale

1. Egor Kulikov - Maria Goroshko RUS
2. Vladislav Untu - Polina Baryshnikova MDA
3. Danila Mazur - Anastasia Polonskaya RUS
4. Veaceslav Nagailic - Nina Dudoglo MDA
5. Leonards Petkevics - Polina Tsepilova LAT
6. Antonio Mosa - Mihaela Antonova FRA

 

Semifinale

7. Michele Musella - Johana Musella ITA
8. Karolis Burneikis - Izabele Sekaite LTU
9. Tomer Zveniatsky - Stefany Tzukerman ISR
10. Miroslav Bonev - Emiliya Dzhelebova BUL
11. Jakub Bruck - Anna Riebauerova CZE
12. Axel Sampino - Anna Zgonnikova FRA
13. Anton Kireyeu - Elina Viadzenikava BLR

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Neanche il tempo di calare il sipario sugli Europei di Danze Standard a Copenhagen ed ecco altri quattro azzurri in partenza per gli Europei di Danze latino americane classe Youth che si svolgeranno a Sochi. A rappresentarci in terra russa domenica 25 febbraio saranno le coppie costituite da Gianmarco Sposato e Aurora Ranvestel e da Michele Musella e Johana Musella.

“Spero davvero che i nostri quattro possano replicare – ha dichiarato il presidente federale Michele Barbone – il fresco successo che nelle Danze standard hanno riportato Francesco Galluppo e Debora Pacini tornando con la medaglia di bronzo dagli Europei in Danimarca. La Danza sportiva in Italia sta vivendo un bel momento grazie ad atleti di valore assoluto che rappresentano il cuore del movimento e l’orgoglio della Federazione. In bocca al lupo ai nostri ragazzi. Vi aspettiamo con un carico di successi”.

15 Feb 2018

Non c’è… pace per gli azzurri delle Danze Standard, il 2018 parte di slancio con un appuntamento di altissimo livello: il Campionato Europeo WDSF Adult che avrà luogo sabato 17 febbraio a Copenhagen. A rappresentare l’Italia quattro perle della danza nazionale: Francesco Galuppo e Debora Pacini, Andrea Roccatti e Flaminia Iannone.

Un nuovo banco di prova per i nostri atleti e più in generale per la nostra Federazione che ha a bilancio un 2017 da record. “Abbiamo alle spalle – ha dichiarato il presidente Michele Barbone, salutando la “missione” della spedizione tricolore - un anno di successi. Sono stati successi dei nostri atleti, ma anche sul fronte organizzativo è stata data una svolta che il movimento aspettava da tempo. Confidiamo ora in questi nostri quattro moschettieri per dare il via al 2018 sotto una buona stella”.

Dunque, le danze sono aperte. Adesso non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo ai nostri quattro alfieri.

Risultati Finale

1. Dmitry Zharkov - Olga Kulikova
2. Evaldas Sodeika - Ieva Zukauskaite
3. Francesco Galuppo - Debora Pacini
4. Vaidotas Lacitis - Veronika Golodneva
5. Alexey Glukhov - Anastasia Glazunova
6. Anton Skuratov - Alena Uehlin

 

Semifinale

7. Vasily Kirin - Ekaterina Prozorova
8. Madis Abel - Aleksandra Galkina
9. Vadim Shurin - Anastasia Meshkova
10. Edgars Linis - Eliza Ancane
11. Pasquale Farina - Sofie Koborg
12. Dumitru Doga - Sarah Ertmer

 

Quarti di finale

13. Cojoc Rares - Matei Andreea
14. Dmitri Kolobov - Signe Busk
15. David Odstrcil - Tara Bohak
16. Daniil Ulanov - Kateryna Isakovych
17. Dariusz Mycka - Madara Freiberga
18. Matteo Cicchitti - Simona Brecikova
19. Alessandro Bosco - Laura Nolan
20. Aliaksandr Samosiuk - Yana Tudvaseva
21. Marco Sirocchi - Kilin Dora
22. Pierre-Henri Larcher - Oleksandra Riabukha
23. Roman Redziuk - Elizaveta Basiuk
24. Andrea Roccatti - Flaminia Iannone
14 Feb 2018

Passaggio di classe per promozione dal Campionato Italiano Assoluto.

Sulla base dei risultati ufficiali ai Campionati Italiani Assoluti e Senior 2018 svoltisi a Pescara e Foligno, nel rispetto di quanto disposto dal RASF art. 6.8 si comunica che l’ufficio tesseramento sta elaborando i passaggi obbligatori in classe AS per le unità competitive che rientrino nei seguenti parametri:

Le unità competitive partecipanti al Campionato Italiano Assoluto e Senior, accedono alla classe AS, qualora non lo siano già, in base ai seguenti parametri:

  • Fino a 48 unità competitive partecipanti: passano obbligatoriamente le prime tre classificate mentre possono scegliere le restanti unità finaliste;
  • Da 48 a 96 unità competitive partecipanti: passano obbligatoriamente le finaliste mentre possono scegliere le restanti unità semifinaliste;
  • Da 97 unità competitive partecipanti: passano obbligatoriamente le finaliste mentre possono scegliere le restanti unità classificate almeno nei quarti di finale.

I passaggi facoltativi verranno gestiti su richiesta da inoltrarsi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Elenco passaggi di classe

13 Feb 2018

In merito all’art. 8.1 del Regolamento dell’attività sportiva, parte generale, che disciplina la partecipazione degli atleti alle competizioni federali, il Consiglio Federale precisa quanto di seguito:

Per tutte le discipline comprese nel comparto DANZE ARTISTICHE (settore danze accademiche, coreografiche, E.po.ca e street e pop dance): l’atleta compete nella regione in cui ha sede legale l’associazione sportiva.

Per le discipline delle DANZE DI COPPIA:

- Danze latino Americane, Danze Standard, Combinata 6-8-10 danze, Show Freestyle Standard e Latini, Danze Afrolatine, Hustle/Disco Fox, Danze Argentine, Liscio, Ballo da Sala, Combinata Nazionale, Liscio tradizionale, Danze Filuzziane: la coppia compete nella regione di residenza del cavaliere;
- Danze Caraibiche, Rueda, Caribbean Show Dance, Salsa Shine, Rock’n’Roll, Boogie Woogie,  Danze Folk Romagnole e Frusta Romagnola: l’atleta compete nella regione in cui ha sede legale l’associazione sportiva.

Tale interpretazione consente agli atleti della medesima disciplina in cui sono previste le unità solo/duo/coppia/gruppo di competere nella stessa manifestazione.

06 Feb 2018

“Non v’è Arte là dove non v’è stile”, ammoniva Oscar Wilde. Di questo vi parlo all’indomani dei meravigliosi Campionati di Foligno. Le prestazioni di tutti hanno confermato, una volta di più, che la Danza è una miscela di sport ed espressione artistica che ci rende unici.  

A Foligno ho visto in pista avvicendarsi una generazione dopo l’altra. Si sono cimentate in ogni disciplina, in ogni specialità, sull’onda di una selezione musicale di altissimo livello, con una conduzione di alto profilo e sotto l’occhio attento e vigile di giudici che sono stati al tempo stesso custodi e garanti della trasparenza e del rispetto dei valori del nostro sport.

Se un’attività mostra in modo così significativo e con standard di eccellenza le sue peculiarità c’è di che essere orgogliosi. Siamo uno Sport a pieno titolo, ma lo siamo con la S maiuscola perché quando si parla di Danza non si parla solo di misurazioni, di valutazioni e di prestazioni. Si parla anche di stile, eleganza, correttezza e fair play.

Ed è con questo orgoglio che desidero ringraziare gli atleti (dai nostri giovani agli ammirevoli senior), le loro famiglie, i loro tecnici e i loro allenatori. Inoltre, desidero ringraziare anche, e con animo grato, i giudici, i quadri, i dirigenti federali, i collaboratori ed il personale dipendente che hanno confermato standard di livello assoluto in termini di efficienza e di efficacia. Grazie anche alla città di Foligno, sempre ospitale e generosa con il popolo della Danza sportiva.

Il mio ultimo doveroso pensiero non può che essere per il Consiglio federale che ho l’onore di presiedere. La condivisione di intenti e di obiettivi sono una fonte di ispirazione che mi inducono a proseguire con determinazione nella virata che abbiamo impresso per rendere il nostro sport non solo più popolare, ma più accessibile e amato da un pubblico consapevole dei benefici e dei valori di cui siamo portatori.

Foligno è alle spalle. Adesso riprendiamo il lavoro. Ci attendono le competizioni di Rimini. Ci attendono nuove prove, nuovi esami, nuove performance a ogni livello. Con la consapevolezza di avere un compito alto da svolgere. Con i valori che sono propri della Danza sportiva: stile, correttezza e fair play.

A tutti voi il mio ringraziamento e il mio abbraccio.

Michele Barbone

05 Feb 2018

Loro sono i Senior. Li riconosci subito. Non sono solo un esempio sono anche il segno distintivo e l’essenza della nostra Federazione: eleganti, educati, rispettosi, cavallereschi. Interpretano al massimo livello i valori del nostro sport. Per questo sono un esempio di quel che la Fids è diventata e sempre più diventerà, mettendo a valore i sentimenti generati da una attività sportiva genuina, originale e sofisticata.

Se non li avete visti all’opera, non fatevi trarre in inganno dal titolo di “senior”. Non tirate conclusioni affrettate perché a sorprendere ogni volta non c’è solo lo stile di comportamento di questi atleti, ma le loro performance. Prestazioni di valore cristallino con una esplosività e una resistenza muscolare che sono l’espressione plastica di ciò che gli studi scientifici di decine di Università hanno studiato e messo in evidenza negli ultimi 10-15 anni: la danza sportiva è un’attività di straordinaria efficace per restare giovani e mantenersi in forma ad alti livelli.

A vederli nelle loro evoluzioni c’è davvero da rimanere estasiati. Una “magica” combinazione tra eleganza e performance che fa dei senior, dei nostri senior, l’esempio, l’incarnazione più plateale di cosa sia la Danza sportiva.

Sono un esempio che si esprime sulla pista, ma quei risultati partono da lontano. Dalla dedizione e dalla puntualità degli allenamenti, dal desiderio di puntare all’eccellenza, dal rigoroso rispetto delle regole, dalla puntigliosa preparazione alla gara con un riscaldamento da autentici professionisti. I senior esprimono la bellezza nella bellezza di un sport che valica i confini del recinto autoreferenziale e circoscritto delle scuole per presentarsi e aprirsi in modo trasparente all’intera società.

In questo senso sia i nostri piccoli e sia i nostri senior rappresentano l’essenza di ciò che siamo: uno sport unico ed esclusivo per i benefici che produce per il fisico e per la mente. E, non trascuriamolo, per la correttezza dei comportamenti che sono elemento imprescindibile del nostro sport.

Nella continuità, nella trasversalità generazionale, la Danza sportiva conferma la sua unicità. Le gare di chiusura con i senior sono state, una volta di più, la migliore espressione di ciò che oggi la Fids rappresenta.

I senior sono un esempio per i nostri ragazzi, un modello sportivo ed educativo, che, lo diciamo con orgoglio, ci rappresenta a pieno titolo. Loro sono al tempo stesso senatori e ambasciatori dei nostri valori e del nostro stile. Passione e determinazione, correttezza ed educazione, dedizione e precisione: bisogna togliersi il cappello davanti all’impegno di Atleti di questo livello. E noi il cappello ce lo togliamo.

Grazie, cari Senior. Grazie, davvero.

02 Feb 2018
Sono schierati lì, sul parquet del Palazzetto, gli occhi del pubblico di Foligno sono tutti puntati su di loro. E loro scalpitano mentre l’udito di tutti è orientato verso le voci di Chiara Fina e Marco Gabrielli, i due speaker internazionali, che la sanno lunga in quanto a presentazioni e premiazioni. E i due, quando si tratta delle premiazioni, ne approfittano, giocando simpaticamente al gatto e al topo.
 
Dodici atleti, sei coppie, con i loro abiti che sono a turno elegantissimi o originalissimi per colore e taglio. I colori, infatti, spesso sono abbaglianti, le acconciature “statuarie” come i fisici degli atleti modellati sotto la pressione di ore, settimane, mesi di allenamenti.
 
Bisogna vederla una gara di Danza sportiva per rendersi conto del livello di preparazione atletica di questi ragazzi. E bisogna vederli anche per rendersi conto della plasticità dei loro gesti, del rigore dei loro movimenti, della precisione dei loro passi. Forza, resistenza e tecnica: qui c’è tutto. L’armonia sinuosa e definita dei loro muscoli dice tanto su questo sport.
 
Ma adesso loro sono lì ansimanti al centro della pista. I lunghi respiri per ridurre il fiatone delle ultime prove si alternano ai sospiri in attesa del risultato. Sono lì, sei coppie, una accanto all’altra: c’è chi guarda verso Chiara e Marco, volti e voci familiari per chi gareggia, altri chiudono gli occhi in attesa del verdetto.
 
“Al sesto posto si sono classificati…”, la pausa arriva scontata, ma quei nanosecondi sono un’eternità per chi è al centro della pista. Ed eccoli i nomi. Di sicuro chi è sesto sperava di meglio, ma essere tra i primi sei in Italia non è impresa da poco visto che in gara ci sono centinaia di coppie. E mentre si dirigono verso il palco a sospingerli c’è l’applauso del pubblico, ma soprattutto quello delle altre cinque coppie con le quali si sono contesi la finale. Nessuno meglio di un atleta può comprendere il percorso e lo stato d’animo di chi una gara la prepara e la sospira.
 
Ed è la volta della quinta coppia, poi della quarta. Il rito si ripete tra applausi, l’urlo dei tifosi e qualche lacrima che scende. Di gioia o di delusione? Chissà. Ma nello sport gioia e delusione sono due facce della stessa medaglia. E a proposito di medaglie, eccoci al podio. Sale la frequenza cardiaca e con essa la pressione. Qui ci si gioca tutto. “Al terzo posto…”, declama Chiara, mentre a Marco tocca fare i nomi che assomigliano alle secche detonazioni di due fucilate.
 
Signori, siamo al dunque. Siamo alla medaglia d’argento. Appena conosceremo i nomi dei secondi sapremo tutti, per… sottrazione, quali sono i nomi dei primi. Ma loro quattro come stanno vivendo questi interminabili secondi?
Beh, c’è un gesto ricorrente in questi giorni di campionati Assoluti. Un rito spontaneo, un distillato di fair play che non è frequente. Prima di decretare l’assegnazione della medaglia d’argento i “quattro” si abbracciano e si complimentano tra loro. Come si dice: comunque vada sarà un successo.
 
Ed è in questa bolla in cui scompare il vociare del pubblico che arriva il tiro mancino della regia musicale: il battito accelerato di un cuore risuona in questo palazzetto come se avesse superato il muro della cassa toracica di questi nostri quattro eroi in finale.
 
Ed eccoli i nomi e mentre la coppia d’argento si avvia al podio i vincitori prima si abbracciano e poi si producono in una serie di inchini di saluto al pubblico (un rituale bello, ricorrente ed elegante alla fine di ogni gara). C’è l’orgoglio di far parte di un movimento bello e solidale che vuole condividere valori alti dello sport.
 
C’è tanto agonismo, tanto sudore e tanta fatica, ma c’è soprattutto eleganza su questa pista. Questo sport esprime raffinatezza senza togliere nulla alla muscolarità della prestazione. Ci si può innamorare della Danza sportiva. Sì, perdutamente.
27 Gen 2018

La classe, la gentilezza, la cortesia della regina della Danza italiana e internazionale sono sempre una lezione di stile per chiunque.

Il saluto di Carla Fracci, nell'incontro di congedo dai Campionati di Pescara, con il presidente federale Michele Barbone, sono un elogio dell'eleganza in perfetta sintonia con le straordinarie esibizioni che hanno incantato il mondo. Le sue sottolineature sui nostri ragazzi, sull'impegno dei tecnici e della Federazione rappresentano un riconoscimento che non ha eguali per chi ama la Danza.

E la sua promessa di rivederci ai Campionati di Rimini ha già fatto partire il nostro conto alla rovescia per riaverla con noi e con i nostri atleti. Grazie, Signora Carla Fracci. Grazie, davvero.