Ufficiostampa

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05 Giu 2019

Sette coppie di atleti della FIDS in volo verso Kosice. La città slovacca venerdì 7 e sabato 8 giugno ospiterà il WDSF Campionato del Mondo PD Master Class I, il WDSF Campionato del Mondo Senior II disciplina Standard e danze Latino Americane e il WDSF Campionato Europeo Adult disciplina Dieci Danze.

Il 7 giugno a difendere i colori azzurri toccherà alle coppie formate da Daniele De Candia e Pamela De Giorgio e da Francesco Laterrina e Laura Caramia che gareggeranno nella Master Class I Standard. Nella categoria Danze Latine Americane invece sarà il turno degli azzurri: Maria Grazia Patti in coppia con Antony Boris Coppolla e degli atleti Daniele Badiali con Chiara Pellegrini.  Lo stesso giorno, ma per il Campionato Europeo Dieci Danze a scendere in pista saranno Andrea Roccatti e Flaminia Iannone.

L’8 giugno invece sarà la volta delle coppie formate da Alberto Nobili e Cinzia Torcolacci e da Pietro Sorice e Porzia De Nicolò che gareggeranno nel Campionato del Mondo Danze Latino Americane Senior II.

04 Giu 2019

Poco meno di 24 ore e sarà gara. In scena il Campionato Europeo di Street Dance Show e Disco Show. A rappresentare l’Italia della danza sportiva 6 atleti della FIDS che dal 6 al 9 giugno a Bratislava,  gareggeranno nelle categorie Children, Junior e Adults.

A scendere in pista saranno Alex Cianciosi, medaglia di bronzo all’ultimo Campionato Europeo disputato a Rimini nella categoria Children; Thomas Ceccarelli, medaglia d’argento nel 2018, categoria Adult nello Street Dance Show; Alice De Grandis, nella categoria Junior; Nicolas Ficocelli, nella categoria Children; Eduard Alessandro Molano Roman, medaglia di bronzo nel Duo Adults vinta a Rimini nel maggio scorso e Erika Pellicciotti medaglia d’argento anche lei nel Duo categoria Adults.

A competere con i nostri azzurri circa 1.600 atleti provenienti  da 16 Nazioni: Austria, Danimarca, Germania, Ungheria, Italia, Montenegro, Nord Macedonia, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Turchia e Ucraina.

28 Mag 2019

Nel weekend del 13 e 14 luglio avrà luogo il 2019 WDSF GrandSlam Standard & Latin. Ad ospitare le prove del circuito internazionale saranno i Campionati Italiani di Categoria che si terranno a Rimini dal 4 al 14 luglio.

Così come è avvenuto per la gara di Coppa Italia che si è svolta a Foligno nel mese di maggio, anche la prova del GrandSlam sarà per gli atleti delle classi A, A2 e A1 di danze Standard e Latino Americane l’occasione per acquisire punti validi per i passaggi di classe per meriti sportivi.

Le prove del WDSF GrandSlam, a differenza della Coppa Italia (punteggio diretto) attribuiranno un bonus di 250 punti in base alla disciplina di partecipazione, che sommati ai punteggi ottenuti nelle gare del Campionato Italiano Assoluto, Campionato Regionale, della Coppa Italia e ai punteggi ottenuti nei Campionati di Categoria definiranno la classifica finale del circuito Ranking Nazionale.

Le iscrizioni per le prove del WDSF GrandSlam scadranno il 10 giugno.

Link al programma di gara e alle iscrizioni on line.

28 Mag 2019

Si sono fermati ad un passo della finale i nostri atleti Salvatore Caliò e Agata Maiorana. Gli azzurri, impegnati nel Campionato del Mondo Dieci Danze categoria Senior I, si sono classificati al settimo posto superati solo per una manciata di punti dalla coppia portoghese.  

 

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Non si ferma un attimo il team Azzurro della FIDS. Il prossimo fine settimana, precisamente sabato 1 giugno, in Ungheria al palasport di Szombathely, la coppia formata da Salvatore Caliò e Agata Maiorana scenderà in pista per gareggiare nel Campionato del Mondo WDSF Dieci Danze categoria Senior I.

Gli atleti, classificati al settimo posto nel Campionato del Mondo dello scorso anno disputato in Romania, puntano a migliorarsi cercando di centrare il podio mondiale per portare l’Italia della danza sportiva il più in alto possibile. In bocca al lupo ragazzi!

23 Mag 2019

Al Campionato Europeo Danze Latino Americane nonostante gare combattute fino all'ultimo round e dall'altissimo livello agonistico, i nostri azzurri si sono dovuti fermare alle semifinali con la coppia formata da Vito Coppola e Oona Oinas (12esimo posto) mentre gli atleti Eric Testa e Federica Brezzo hanno raggiunto i quarti di finale posizionandosi al 17esimo posto. 

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Dopo i successi ottenuti al Campionato Europeo Standard e nella Coppa Europa danze Latino Americane, gli azzurri della FIDS sono pronti ad una nuova sfida sul dancefloor di Parigi. A scendere in pista sabato 25 maggio per il Campionato Europeo Danze Latino Americane WDSF saranno gli atleti: Eric Testa in coppia con Federica Brezzo e Vito Coppola con Oona Oinas.

Vito e Oona sono reduci dal bronzo conquistato la settimana scorsa nella Coppa Europa e, conoscendo il loro temperamento e la loro determinazione, vorranno mettere in pista tutto il loro cuore per ottenere il massimo sia per la FIDS sia per la loro crescita professionale. Con lo stesso spirito agonistico Eric e Federica daranno “battaglia” in tutti i round di gara per raggiungere un traguardo sportivo importante e per rendere fiera l’Italia della danza sportiva.

28 Mag 2019

Cade, si rialza e vince. Ha vinto un oro di cuore, coraggio e grinta. Campionissimo dell’arte della Break, punta alle Olimpiadi di Parigi 2024 dove sarebbe fiero di rappresentare l’Italia così come è accaduto per i Giochi Giovanili in Argentina. È Mattia Schinco uno dei “Fantastici 4” della Nazionale azzurra della FIDS.  

Un oro di carattere e di orgoglio…

Assolutamente! Cuore, orgoglio e grinta. Ho rischiato di abbandonare la gara a causa di una brutta infiammazione ad un legamento della gamba. Dopo le selezioni preliminari avevo ottenuto il punteggio migliore. Ho stretto i denti e ho provato a restare in piedi. Abbandonare così mi sarebbe dispiaciuto.  

Eri arrivato quasi al limite del dolore.

Ho pianto, stavo malissimo. Mi avevano detto di andare in ospedale che era rischioso proseguire.

Come hai fatto a scendere in pista?

Ho rivissuto il film Karate Kid. Un mio amico della Slovenia mi ha fatto dei massaggi dolorosissimi sulla parte, l’ha riscaldata, l’ha manipolata e mi ha rimesso in piedi per la finale.

Una finale avvincente con Luca Bressan

Una finale bellissima e difficilissima. Luca è stato fortissimo. La mia vittoria davvero vale doppia sia per l’infortunio sia per aver battuto Luca che ha fatto una finale meravigliosa. Sono davvero molto contento.

Fra meno di un mese il Mondiale in Cina, ci sarai?

Devo riposare ma non posso non esserci. Torno a casa e mi faccio curare a dovere e per fine giugno voglio rappresentare l’Italia al Mondiale. Ho parlato anche con il presidente Barbone e gli ho assicurato che la prima cosa che faccio è farmi curare. Non ho mollato oggi e non posso mollare per un traguardo sportivo così prestigioso. Sarò in piedi per la Cina.

Differenze fra Buenos Aires e questo Europeo

Le modalità di sfide all’europeo erano simili a quelle del Mondiale in Polonia quindi mi sono trovato bene, in Argentina invece per le Olimpiadi hanno utilizzato un altro metodo di sfida con tante uscite nei cyper e non ero abituato, in più anche la location all’aperto non mi ha aiuto. Nelle sfide individuali ho gareggiato con il sole negli occhi, sono fotofobico, e anche il pavimento era riflettente, ho praticamente gareggiato senza vedere. Il giorno dopo invece tutto è filato liscio. Il tempo ha giocato a mio favore regalandomi una giornata piovosa, senza sole.

 Cosa è cambiato dentro di te dall’Olimpiade?

È cambiata l’esperienza. Con un infortunio in corso come è capitato a Rimini 8 mesi fa avrei puntato tutto sul carattere e meno sulla tecnica, oggi invece ho dato maggiore attenzione ai passi, a saper dosare bene le forze, a spingermi al limite quando era necessario farlo, e ad essere calcolatore, a gareggiare con astuzia quando era il caso, senza sfinirmi. È cambiata la testa, questo fattore lo impari con il tempo e con l’esperienza. Gli errori del passato, i tanti errori ti fanno crescere.

E sullo sfondo c’è Parigi 2024…

Penso che ci devo essere a tutti i costi. La stessa cosa che è successa per le giovanili. Sono super favorevole è tutto in evoluzione. La break è giustissimo che venga inserita. È uno sport al passo coi tempi. È uno sport che elimina le differenze sociali, quello che è lo spirito di tutti gli sport Olimpici: dare a tutti l’opportunità di fare sport ad alti livelli. Anche i breaker americani, i fondatori della break, sono soddisfatti di questa opportunità perché la sua filosofia, l’anima della break grazie a Parigi 2024 saranno conosciuti da tutti.

26 Mag 2019

Per lei la break è libertà. A 13 anni è una pluricampionessa di Break nella categoria Junior. Si è da pochi giorni riconfermata campionessa europea. Detiene il titolo Mondiale e a settembre sarà pronta a difenderlo nuovamente. Stiamo parlando di Sara Baruffetti giovanissima campionessa della FIDS che a Rimini ha gareggiato sulle ali del vento.  

Quando hai iniziato?

Ho iniziato a 4 anni, ma avrei dovuto iniziare prima. Solo che ero troppo piccola e a casa avevano paura che mi facessi male.

Perché la break?

È stato tutto spontaneo. A tre anni, me l’ha raccontato mamma, eravamo ad un saggio a scuola di mia sorella, come sono partite le basi musicali il mio istinto è stato quello di salire sul palco, di interagire con l’atmosfera che mi circondava.

Come è andata la gara?

Pensavo che il livello degli atleti fosse più basso invece il livello qui a Rimini è stato altissimo mi sono dovuta impegnare tantissimo per vincere le sfide, gli avversari erano molto molti forti. È stato durissimo riconfermarmi ma la felicità è indescrivibile.

Sei anche l’attuale Campionessa Mondiale?

Sì in Polonia allo scorso Mondiale sono diventata Campionessa. Ora a settembre in Germania ci sarà da tornare in pista per difendere il titolo per l’Italia, sperando di far bene come all’Europeo riconfermando il titolo.

Cosa è per te la break?

Ballare la break per me è liberatorio. Mi sento bene, sono felice, mi sento libera. Quello che cerco è tutto nella break.

26 Mag 2019

Un giovane Mattia continua a crescere nell’amore della break categoria Junior. Si è riconfermato campione europeo di break dance, è il detentore dell’oro nel Mondiale. Per lui la break è la comunità sportiva dove tutti possono trovarsi ed essere accolti. Lui è l’azzurro Mattia Zerlotin, quindici anni di cuore ed energia forgiati nelle street dance.     

Che gara hai dovuto affrontare?

Per me è stata una gara nella gara. Dovevo riconfermare il titolo dello scorso anno vinto in Polonia. Il livello degli atleti era altissimo sono state tutte sfide meravigliose e la finale favolosa.  Nemmeno io pensavo di ballare così bene. È stato incredibile.

Da quanto balli?

Seriamente due anni. Però prima di abbracciare completamente la break ho praticato hip hop e altri stili di street. Da due anni però mi sono fatto “catturare” completamente dall’arte della break. Con la break mi sono posti degli obiettivi, negli altri sport non era così, gli allenamenti quotidiani, le mete da raggiungere, gli sforzi per crescere e le sfide quotidiane con me stesso, sono tutte le anime che compongono il mio amore per la break.   

Perché hai cambiato?

Ballando hip hop e altri stili vedevo lo sport come ballo normale. A me sono sempre piaciute le acrobazie, mi sono sempre piaciuti gli sport come dire “sovrannaturali” e questo sport è la sintesi di quello che cercavo. A conferma che sia uno sport considerato estremo la Red Bull organizza alcune delle gare fra le più importanti a livello internazionale. Poi la break è stata anche riconosciuta recentemente dal CIO come sport Olimpico. Insomma è quello che ho sempre cercato.

Quindi prossimo obiettivo le Olimpiadi Giovanili?

Certamente. Sarebbe fantastico rappresentare l’Italia nell’Olimpiadi Giovanili. Prima però devo pensare al Mondiale, voglio riconfermarmi.

Sensazioni…

Sono un vulcano di energia, quando scendo in pista questo vulcano esplode rilasciando tutta la sua energia. Prima della gara mi concentro, penso a tutto il percorso fatto per arrivare dove sono, scendo in pista e questa energia si espande. Deve arrivare a tutti: giuria, pubblico e avversari. È uno scambio anche di concetti di vita che si misurano in pista.

Un consiglio da un giovane a un giovanissimo

Nella street dance ho trovato uno sfogo. Tutte le sensazioni, rabbia, felicità nella break hanno trovato uno sfogo. Nella mia stanza passavo ore ad ascoltare la musica a ballare a farmi trascinare trovando la mia tranquillità interiore. Chi volesse entrare nella break dovrebbe avere un atteggiamento di condivisione.

Cioè?

Non individualismo, ma l’idea di una comunità. Chi cerca una comunità sportiva che lo accolga, nella breaking può trovare questa forma di accoglienza. La break non discrimina, non guarda al livello sociale, la break accoglie tutti e tutti i breaker fanno parte di una stessa grande casa dove ci si confronta e ci si aiuta. La break è un linguaggio comune che tutti sanno parlare. Con la break annulli le distanze creando una famiglia sociale unica nella quale tutti sono uguali.

26 Mag 2019

Dopo otto mesi dallo storico argento alle Olimpiadi Giovanili in Argentina, Bgirl Lexy torna in pista e vince il suo primo Europeo di Break Dance. E all’indomani del successo con il sorriso e la spensieratezza di sempre, Alessandra Cortesia ci svela cosa è cambiato nella sua vita di atleta.

Otto mesi fa trionfavi a Buenos Aires, ora l’oro all’Europeo

Sì è magnifico. Le sensazioni che ho provato in Argentina e quelle provate durante l’Europeo sono state simili. Ero felice di ballare all’ora e lo sono adesso, mi trovavo e mi trovo in un grande evento a rappresentare l’Italia, mi sono divertita, insomma tutto fantastico. Però in Italia mi sono divertita di più.

Perché?

Per me è importante anche il luogo in cui si è. In Argentina c’era un calore diverso, qui a Rimini mi sono sentita più a casa, più coinvolta. Mi sono sentita diversa. Forse anche perché in Argentina era tutto nuovo, tutto diverso, tutto da conoscere e anche io sicuramente ero diversa.

Cosa è cambiato?

C’è stato un cambiamento enorme nella testa. Prima ero molto timida, avevo tanta ansia da risultato, mi creavo tante aspettative, dovevo dimostrare a tutti cosa sapevo fare, era una sorta di rivalsa nei confronti della vita. Scendevo in pista con l’obiettivo ‘devo vincere’ non contemplavo la possibilità di perdere, di non fare bene. Il primo giorno di Olimpiade è andato proprio così. Ero in super ansia e ha preso il sopravvento su di me. Da quel momento mi sono resa conto che dovevo cambiare e da lì è iniziato il mio percorso, quello di mettere al centro la mia voglia di divertirmi. Non mi creo più aspettative. Una volta mi hanno detto: “Crearsi delle aspettative spesso crea anche delusione”, e questo ti butta nel baratro. Ora vivo tutto con serenità e sono diversa.

Più contenta dell’argento Olimpico o dell’oro?

Sono più contenta dell’argento perché è stata una sfida contro me stessa. Sono arrivata con l’idea di ballare in un modo, invece poi ho ballato in un altro. Sono fiera del lavoro che ho fatto da quella medaglia ad oggi. Sono fiera della mia nuova idea di ballare. Ho cambiato anche il modo di scendere in pista, con più contenuto, più concretezza. Mi sto allenando meglio, con più tenacia. Questo è il grosso salto che ho fatto.

La break è sempre la tua chiave dove ti ritrovi?

È sempre la mia chiave. La break mi dici “vieni qui”, e ci vago di corsa. Non ci penso due volte. È il mio mondo, il mio luogo sicuro.

Fra meno di un mese il mondiale in Cina

Vado lì per divertirmi, per ballare. E non vedo l’oro di mostrare la migliore Lexy. Ci saranno tantissimi atleti fortissimi, ma la bellezza di questi appuntamenti non è solo nella gara è anche condividere con atleti, con gli altri breakers provenienti da altri paesi le tue esperienze sportive, la tua musicalità, il tuo ballo. Cercherò di vivere l’esperienza al meglio, se andrà bene saremo tutti felici in caso contrario so che avrò dato il massimo e dietro l’angolo ci sarà un’altra opportunità.

Aspettative per il Mondiale?

Tornare a casa arricchita. Come Buenos Aires mi ha lasciato tanto anche l’esperienza in questo europeo mi ha trasmesso tantissimo. Ho vissuto una giornata intesa, di crescita e sono sicura che il Mondiale mi lascerà qualcosa di unico e di magico, che aumenterà sia la mia crescita individuale e personale sia quella sportiva. Il mio obiettivo è tornare arricchita. Sia che si tratti di un Mondiale o di una gara nel giardino vicino casa l’importante è essere felice. 

21 Mag 2019

Ai Campionati Europei di Rimini l’Italia delle Urban Dance conquista il tetto d’Europa. Padroni assoluti sul dancefloor riminese del RDS Stadium gli azzurri della breakdance che sia nella categoria Junior sia nella Adult hanno conquistato quasi tutti i gradini del podio. Finale tutta italiana nella categoria maschile Adult dove l’Italia ha realizzato un poker azzurro con gli atleti: Mattia Schinco (oro); i fratelli Bressan, Luca (argento), Francesco (bronzo) e con il quarto piazzamento raggiunto da Alex Mammì.

Grande attesa per le sfide nei cyper street per i breaker della categoria Adult femminile dove per l’Italia a farla da “padrone” è stata Alessandra Cortesia. L’atleta trevigiana dopo l’argento olimpico di Buenos Aires con una gara perfetta ha, battle dopo battle, eliminato le sue avversarie conquistando il suo primo oro europeo. Anche qui la finale è stata una questione tutta italiana fra Alessandra e Luna Nataloni (argento). Bronzo per l’atleta slovena Enia Marinic.

Bellissime le sfide delle categorie Junior dove oltre al campionato europeo per gli italiani c’era in ballo anche l’avvicinamento sportivo verso le Olimpiadi Giovanili di Senegal 2022. Podio tutto azzurro nella categoria femminile dove a vincere l’oro è stata la 13enne di Fiumicino Sara Baruffetti che si è riconfermata campionessa europea di break. Secondo gradino del podio per Chiara Pasqualini così come il bronzo è andato all’Italia grazie alle performance sportive di Emanuela Vommaro. Quarto posto per Chiara Cesari.

Emozionante e tiratissima la finale per i breaker nella Junior maschile dove a sfidarsi sono stati: Mattia Meloni (argento) e Mattia Zerlottin (oro). A prevalere con una gara di altissima classe è stato Mattia Zerlottin che ha dovuto fare gli straordinari per riconfermarsi campione europeo. Terzo posto per Matic Ruter in rappresentanza della Slovenia. Le sfide nel cyer si sono concluse con un argento nella Crew Adults grazie alle performance sportive della Joseph's Dancing School.

Gli Azzurri della FIDS hanno brillato anche nelle discipline sportive dell’Electric Boogie e nel Hip Hop. Il primo argento è arrivato nel Duo Adult Hip Hop grazie ai livornesi Lorenzo Martelli e Francesco Meucci. Un oro di grinta, forza e perseveranza è stato vinto dalle sorelle Letizia e Melissa Iovane nell’Electric Boogie Duo Junior. Nella stessa disciplina ma nel Duo Adult argento e bronzo per Erika Pellicciotti e Gabriele Benedetto e per la coppia formata da Eduard Alessandro Molano Roman e Silvia Lamonaca.

Un altro bellissimo argento è stato raggiunto dall’azzurro Matteo Maccaroni nella disciplina Hip Hop Solo Junior mentre è arrivato un bronzo per il giovanissimo Alex Cianciosi nell’Electric Boogie Solo Children. Per l’Italia il week end di gare riminesi si è concluso con un bronzo vinto dalla Livorno Danzanel Hip Hop Adult Crew. Nella battle Solo Adult di Hip Hop per poco l'Italia non è riuscita a raggiungere il terzo posto, fermandosi con Lorenzo Martelli al quarto. 

«Sono stati quattro giorni di gare bellissime dove i nostri atleti ci hanno davvero resi orgogliosi e fieri – ha dichiarato il presidente della FIDS, Michele Barbone. L’Italia sportiva delle Urban Dance e soprattutto della break rappresenta un’eccellenza assoluta nel panorama europeo e i risultati raggiunti confermano la nostra grande tradizione in questa disciplina. Per la FIDS - ha proseguito -  avere una squadra di atleti di così alto valore sportivo è fondamentale perché il pronunciamento del CIO su Parigi 2024 si avvicina e i nostri atleti e l’Italia della danza si candidano ad essere protagonisti. Vista la nostra grande tradizione nella break da poco la Federazione ha raggiunto un accordo con il Miur per inserire all’interno delle scuole corsi specifici di break che possono aiutarci a scovare i prossimi campioni e a far conoscere ai giovani uno sport in ascesa che merita di essere incentivato e promosso a tutti i livelli sociali» – ha concluso il presidente Barbone.

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