Ufficiostampa

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24 Mag 2019

Un colpo da maestro: Matteo Maccaroni, 15 anni, al suo debutto in un campionato internazionale ha ottenuto l’argento nella disciplina Hip Hop categoria Solo Junior. La sua espressione è inequivocabile, trasuda passione e felicità per uno sport che lo entusiasma.

Come è stato vincere l’argento?

Meraviglioso! È stata la prima gara internazionale che ho disputato. Non mi aspettavo di arrivare sul podio, di vincere un argento. È stato incredibile, un’emozione unica. Ancora non ci credo!

Come hai iniziato?

Ballo da 4 anni, prima di innamorarmi dell’Hip Hop ho fatto Judo. Sono entrato nel mondo della danza sportiva quasi per caso, grazie a mia sorella. Ho provato e sono stato rapito dalla bellezza del ballo, della musica. Il mio corpo e la mia mente hanno stabilito all’unisono che sarebbe stata la strada da percorrere senza esitazione.

Cosa provi quando sei in pista?

È come se fossi in camera mia, in un luogo sicuro, dove posso esprimermi nella totalità. Dove posso essere me stesso, essere Matteo al 100% senza filtri, senza paure. Poi con il ballo riesco ad emozionare le persone. È questa la cosa che mi piace di più.

In due parole cos’è la danza sportiva?

È arte! Non è solo sport, è arte. Un’arte che prende forma e vita attraverso il mio corpo. Attraverso il ballo so di essere me stesso, poi mi rendo conto che ballare non è un esercizio fine a sé stesso, con il ballo so di emozionare, di trasmettere qualcosa di unico ed è questa la chiave profonda della mia danza sportiva.

Cosa ti ha dato la danza rispetto al judo?

Mi ha dato una famiglia!

Vale a dire?

Il judo è uno sport individuale, nell’Hip Hop, nel ballo, io faccio parte di un gruppo che ti sostiene, che ti è vicino, senti che sei parte attiva di una famiglia sportiva. Quando vinco o vincono i miei amici, vinciamo tutti. È una sensazione unica che solo il ballo mi ha trasmesso ed era quello che cercavo  per sentirmi felice nella mia vita di sportivo.

23 Mag 2019

Una vita per la danza sportiva. Il ballo è la sua medicina per il cuore e per lo spirito. Ha scelto le emozioni che solo il ballo sa trasmettere. Esplosivo e istintivo, in pista è un tutt’uno con la sua partner. Stiamo parlando dell’Azzurro Vito Coppola che in coppia con Oona Oinas da pochi giorni ha vinto il bronzo alla Coppa Europa WDSF disputata in Lettonia.

 Una bella gara…

È andata bene. L’atmosfera era ottima e anche il feeling è stato molto positivo. Il pubblico era caloroso, partecipativo, ci ha applaudito, ci ha incitato, ci ha molto apprezzato soprattutto quando abbiamo fatto l’assoluto. Insomma è andato tutto bene.

Soddisfatti del risultato?

Certamente, anche se volevamo fare meglio. Abbiamo fatto podio è questa è una grandissima soddisfazione. Come atleti abbiamo sempre l’ambizione di fare meglio, questo è sport a livello agonistico, fare bene per migliorare è nel nostro dna.

Una finale combattuta e memorabile.

Verissimo, gli atleti erano tutti di livello e la finale è stata combattuta. Durante la finale non abbiamo avuto pressione, i turni di gara erano cadenzati bene, solo brevi pause. Tutto è stato gestito molto bene, siamo rimasti sempre concentrati e tutto è filato liscio, anche grazie ad un angelo custode mandato dalla FIDS.

Un angelo custode?

Sì un fisioterapista. È stata la prima volta che la FIDS ci ha fatto accompagnare da un “angelo custode” in carne ed ossa.  Se non avessi avuto lui accanto non avrei potuto ballare e gareggiare bene. Il fisioterapista mi ha salvato perché altrimenti la finale l’avrei disputata praticamente bloccato. È stato fondamentale.   

Parliamo di sensazioni…

Le sensazioni cambiano sempre. Con l’esperienza sappiamo gestire le emozioni. Prima di scendere in pista c’è una sana ansia, quella che si prova prima di gareggiare. Io ed Oona abbiamo però diversi modi per prepararci prima di scendere in pista: lei si isola e ascolta musica, io invece devo distrarmi, saltello, cammino. Poi quando la gara è imminente noi due ci isoliamo completamente,  siamo solo noi, le sensazioni sono solo nostre. Ogni volta cambiano, non sono mai paragonabili con quelle provate in altre gare, dipende dalle sfide e da altri mille fattori.

Un vostro punto di forza?

Giochiamo molto con il pubblico. Fra di noi giochiamo visivamente, con il tatto con lo sguardo. Ci isoliamo completamente, in gara spegniamo il pulsante della tecnica e accendiamo quello delle emozioni. Viviamo il momento in base a quello che succede. Ci adeguiamo. Di solito mi capita di inventare al momento e Oona sa seguirmi, sa adeguarsi e questo è frutto solo di un’intesa e di una chimica perfetta. La cosa bella fra noi è che nulla è mai dato nulla per scontato, ogni volta nasce qualcosa di nuovo. Ci intendiamo con uno sguardo e questo è riscontrabile anche dai punteggi nell’interazione di coppia (partner skill) dove otteniamo sempre il massimo.

Da quanto ballate insieme?

Da due anni, è un tempo giovane per i livelli in cui gareggiamo, siamo forse la coppia di nuova formazione più giovane, di solito ci vogliono tre, quattro anni per consolidarsi come coppia, noi siamo riusciti ad abbattere i tempi.

Perché hai scelto la danza sportiva?

Mio papà era un insegnante di ballo, ma ho provato anche altri sport. Ho provato con la pallavolo, il basket, l’atletica, il tennis, il pattinaggio, il nuoto: ne ho provati tantissimi però alla fine vedevo che ero altalenante negli altri, invece nella danza ero costante, imparavo cose nuove, erano brividi nuovi ogni volta, il ballo mi dava sensazioni diverse, gli altri sport non riuscivamo a trasmettermi le stesse cose. Poi la danza sportiva è uno sport diverso dagli altri, devi interagire con un’altra persona, non è semplice, non parlo solo della tecnica ma mi riferisco all’interazione fra due corpi, il loro bilanciamento, i loro caratteri, insomma è uno sport che mi regala delle sensazioni sempre nuove.

Come si raggiungono gli alti livelli?

La danza sportiva è uno sport completo, noi tutti i giorni passiamo 5 ore in palestra ad allenarci. Ci vuole tanto sacrificio, bisogna rinunciare a tante cose, bisogna vivere da sportivi e concentrarsi sempre sull’attività sportiva che si pratica.

La danza ragione di vita?

Per me il ballo è tutto, è vita, è forza, è la mia medicina dello spirito e dell’anima.

Perché un ragazzo dovrebbe scegliere la danza sportiva?

Ai ragazzi dico sempre, il ballo aiuta nella crescita dinamica ma anche nella scuola, perché ti aiuta nei rapporti interpersonali, ti aiuta ad essere pronto ad accogliere il prossimo a crescere con un occhio propositivo verso gli altri.

Prossimi impegni?

Settimana prossima saremo in Belgio, poi saremo in Francia, quindi a Taipei per il GrandSlam e infine in Giappone e a Rimini. Gli impegni non ci mancano.  

 

18 Mag 2019

Un anno di lavoro intenso, di studio e di sacrificio. Nel 2018 fu bronzo. Ai Campionati Europei Standard di maggio è stato argento! Un riconoscimento all’eleganza, alla classe, alla grinta e alla passione di una delle coppie più longeve e vincenti della FIDS. Sono gli Azzurri Francesco Galuppo e Debora Pacini che in Lettonia hanno reso orgogliosa l’Italia della danza sportiva. Sul recente successo abbiamo parlato con Debora. Ecco la nostra conversazione.   

Una gara entusiasmante?

La gara è stata davvero molto bella, l’ambiente era stupendo, abbiamo avuto tanto tifo e tanto calore. Anche il Palasport ci ha aiutato a vivere una gara in un’atmosfera incredibile, era raccolto, con i tavoli a bordo pista, con tantissimo pubblico, insomma è stato davvero bellissimo.  

Ultimi 5 round da brivido?

Sono stati round veloci, uno dopo l’altro senza pause eccessive. È stato gestito tutto benissimo. Per noi è stato molto importate avere pause brevi fra un ballo e un altro, perché non abbiamo perso la concentrazione e anche a livello fisico siamo rimasti sempre sul pezzo.

Bronzo nel 2018 argento oggi. Dopo un anno, cosa è cambiato?

In quest’anno siamo cresciuti sportivamente e abbiamo dall’anno scorso lavorato sugli aspetti che dovevamo migliorare. Quest’anno abbiamo incrementato la nostra preparazione fisica, ci siamo allentati tanto con un personal trainer: è stato per noi molto importante. A livello fisico eravamo in super forma, siamo partiti forti fin dal primo round, di solito il primo è quello di “riscaldamento” invece quest’anno siamo scesi in gara già in formissima. Se sei preparato bene scendi in gara con una consapevolezza maggiore ,se sei preparato bene sei anche più tranquillo.

Quasi nozze d’argento nel ballo, il tempo aiuta anche ad avere un’intesa perfetta?

Credo di poter dire che siamo gli unici che dopo 23 anni ancora ballano insieme. Abbiamo iniziato insieme nella categoria 10/11 e dopo più di vent’anni anni siamo ancora qui. Questo è fondamentale perché ormai io e Francesco ci consociamo alla perfezione. Abbiamo iniziato dalla gavetta, dal ballo da sala e dal liscio unificato e poi anno dopo anno, gradino dopo gradino, categoria dopo categoria siamo arrivati a gareggiare a livello internazionale.

La formula per il successo?

Tantissimo sacrificio. Ci alleniamo tutte le mattine 4, 5 ore. Abbiamo gli allenamenti di performance per la resistenza, quelli di tecnica e poi quelli con il preparatore atletico. È sacrificio puro, è tutto molto impegnativo. La danza sportiva è uno sport vero, per essere soddisfatti, per ottenere risultati sportivi e personali l’unica arma è impegnarsi. Non conosco altre formule. Nulla si ottiene e si raggiunge senza testa, cuore e tanta fatica.

A cosa hai dovuto rinunciare?

È molto difficile coniugare vita privata e vita professionale. Io sono molto fortunata perché sono riuscita negli anni a vivere da sportiva, con tutti gli impegni che la vita da agonista ti obbliga ad avere, ma non ho abbandonato le amiche di una vita. Certo è difficile coniugare tutto, anche perche tutti i week end sono fuori per le gare ma quando torno a casa sono dedicata a loro e alla mia famiglia. Ripeto sono stata fortunata.

Perché fortunata?

Per alcuni riuscire a unire sport e privato non sempre è facile. Quindi da una parte c’è chi abbandona la danza sportiva agonistica e chi invece per riuscire a raggiungere risultati e a dedicarsi anima e corpo allo sport abbandona tutto il suo privato: amici, famiglia e così via. Sono due facce di una della stessa medaglia. Sono stata fortunata a poter conservare il mio privato senza rinunciare alla danza sportiva.

Prossimi impegni?

I prossimi appuntamenti prima di Rimini con i Campionati di Categoria saranno a Taipei con le gare del GrandSlam, poi Mosca, poi il German Open, insomma fino a dicembre saremo in giro per l’Europa e per il Mondo.

Come hai iniziato e un consiglio finale

Io ho iniziato perché i miei genitori erano insegnanti. I ragazzi di oggi li vedo molto assenti nei rapporti interpersonali, passano più tempo al cellulare che in compagnia di amici o a fare sport. Lo sport, tutti gli sport, se fatti seriamente oltre ad arricchirti ti fanno raggiungere un equilibrio. È importante per avere disciplina e attenzione.

Credit Photo: @ Helmut Roland

18 Mag 2019

Hanno 19 anni ma l’età anagrafica non conta. Conta che da atleti caparbi, sensibili e spigliati sono vicecampioni europei disciplina Hip Hop categoria Duo Adults. Sono Francesco Meucci e Lorenzo Martelli, livornesi doc. All’Europeo di Rimini hanno vinto un argento fatto di talento, cuore ed energia.   

Un argento pieno di grinta?

Francesco: Assolutamente sì. Veniamo già da esperienze internazionali, al Mondiale in Polonia abbiamo raggiunto il quarto posto. Avevamo l’intenzione di arrivare in finale ma ci è sfuggita per poco. Qui ce l’abbiamo fatta, ci siamo ripresi quello che avevamo perso per un soffio.

Lorenzo: È stato fantastico! Abbiamo vinto l’argento in casa nostra, abbiamo vinto in Italia, è stata un’emozione doppia.  Poi io e Francesco balliamo insieme da 4 anni e questo risultato ci ripaga dei nostri sacrifici.

Perché l’Hip Hop?

L: Prima di fare Hip Hop ho fatto altre discipline: boxe, judo e taekwondo, sport che mi hanno preparato fisicamente. Ad un certo punto ho lasciato tutto perché non ho sentito più quel mondo. La lotta non faceva più per me. Per caso un giorno davanti ad una pizzeria ho sentito un brano e il mio corpo si è mosso da solo, anche se non conoscevo nessun passo, il corpo mi ha parlato. Ho iniziato e mi sono reso conto che era quello che avevo cercato da sempre, la musica e il ballo. Sono stati e sono un anestetico dell’anima. Momenti belli, brutti, delusioni o aspettative tutte le emozioni che quotidianamente fanno parte della vita, di ognuno di noi, attraverso il ballo riuscivo ad incanalarle e mi sentivo bene, libero. E ancora adesso è così.

F: Ho avuto degli input esterni da sempre. Mia mamma fa la musicista, ascoltavo musica già prima di nascere. Avevo capito, fin da piccolo, che la danza avrebbe fatto parte della mia vita. Il primo vero approccio con questo mondo l’ho avuto andando ad un corso con un mio amico. Io sono ancora qui, il mio amico fa tennis. Mi innamorai dell’Hip Hop. La danza è uno sport singolare: unisce la parte artistica a quella atletica. Le rende uniche, le unisce in solo corpo sotto tutti i punti di vista.

Un pieno di emozioni, insomma?

F. Per me è come se vivessi un blackout totale. Mi si chiudono quasi gli occhi, sono un tutt’uno con la musica. Sento che il mio corpo è uno strumento, fa da tramite fra la musica e il ballo, quello che esce è energia che la musica trasforma in emozioni che si riversano in pista. È una fiamma viva, che arde ogni giorno.

L. La danza per me è come prendere a pugni un sacco da box quando sei arrabbiato, con tutta la forza che hai, però quando guardi le mani vedi che le nocche non sono livide o gonfie ma senti invece la tua felicità e l’emozione della gente. Lasci la lotta per abbracciare arte e emozione.

 

Un consiglio per chi volesse avvicinarsi a questo sport?

F. Quando ho iniziato avevo 10 anni e avevo l’argento vivo addosso. Se un ragazzo prova le stesse cose quando sente la musica gli consiglierei di andare e provare. Se hai difficoltà ad esternare il tuo io, la danza potrebbe essere il giusto mezzo per farlo emergere. Potrebbe diventare una sorta di medicina per il corpo e per lo spirito.

L. Io invece ho iniziato a 11 anni. Mi ha dato e mi dà una spinta a superare le difficoltà: dolori personali, pesantezze. Con la danza io ho riscattato il mio dolore, mi aiuta a combatterlo. Se ci fosse un ragazzo che ha vissuto o sta vivendo un percorso simile al mio gli direi vai in pista, ti sentirai bene.

Prossimi appuntamenti?

L. Luglio ai Campionati di Categoria.

F. Assolutamente, siamo proiettati lì.

 

15 Mag 2019

Rimini si infiamma con le “sfide” e le “battaglie” delle Urban Dance. Al RDS Stadium è tutto pronto per l’appuntamento con l’Europeo di Breakdance, Hip Hop e Electric Boogie, promosso dalla IDO (International Dance Organization) che per quattro giorni, dal 16 al 19 maggio, trasformerà la città romagnola in un vero tempio delle street dance internazionali.

Sul dancefloor riminese sono attesi oltre 2.000 atleti, proveniente da 26 Nazioni che si sfideranno in evoluzioni, battle e gare one to one nei cyper e nelle arene tipiche dell’arti di strada. A scendere in pista le categorie Children, Junior e Adult suddivise a loro volta in Solo Male, Solo Female, Duo, Group e Formation che vedranno gareggiare le unità competitive under11, 12/15 e 16/Oltre. 

La Break sarà protagonista nella 16/Oltre con i “Fantastici 4” della FIDS: Alessandra Cortesia (Bgirl Lexy), Alex Mammì (Bboy Lele), Eleonora Mereu (Bgirl Kobra) e Mattia Schinco (Bboy Bad Matty) che oltre a puntare alla vittoria nell’Europeo riminese comporranno la Nazionale Azzurra che a fine luglio parteciperà al Mondiale di breakdance in Cina.

«È davvero un grande onore poter ospitare in Italia le gare dell’Europeo di Break, Hip Hop ed Electric Boogie – ha dichiarato Michele Barbone, presidente della FIDS. Per noi questo appuntamento riveste una grande importanza sia per l’attenzione che le Urban Dance hanno a livello internazionale con il CIO che già si è espresso favorevolmente all’ingresso della Break nelle Olimpiadi di Parigi del 2024 sia per il nostro movimento sportivo che a livello internazionale guadagna sempre più attenzione e prestigio. Per la Federazione e per i nostri atleti - ha concluso – questo appuntamento è un riconoscimento alla grande credibilità e professionalità del nostro mondo che ogni anno riscuote successi e apprezzamenti sportivi». 

Le 26 Nazioni presenti

Bielorussia, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Inghilterra, Lettonia, Lituania, Moldavia, Montenegro, Olanda, Macedonia, Norvegia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Turchia. 

14 Mag 2019

La coppia Azzurra formata da Simone Boccialoni e Greta Fiore impegnata nel Campionato del Mondo WDSF, disciplina 10 Danze al loro esordio nella categoria Under 21 si sono fermati ai quarti di finale, piazzandosi al 25esimo posto. 

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Continuano senza sosta le gare internazionali degli Azzurri della FIDS. Sabato 18 maggio sul dancefloor del Palasport di Yerevan in Armenia a scendere in pista saranno gli atleti Under 21 che gareggeranno al Campionato del Mondo WDSF discipline Dieci Danze.

A difendere i colori dell’Italia due giovanissimi:  Simone Boccialoni e Greta Fiore. Gli Azzurri, dopo aver ottenuto un buon piazzamento nel Campionato del Mondo disputato lo scorso anno in Spagna nella categoria Youth, puntano a migliorarsi e a crescere sportivamente nelle sfide agonistiche nella categoria Under 21. 

14 Mag 2019

Su iniziativa del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Giancarlo Giorgetti è stata pubblicata online la guida curata dall'Agenzia delle Entrate per le ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche) e per le SSD (Società Sportive Dilettantistiche) che intendono aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie contenute nel Decreto Fiscale del 23 ottobre 2018.

La definizione agevolata delle controversie tributarie è stata introdotta dall’art.6 del Decreto Fiscale e prevede la possibilità per i contribuenti di chiudere le vertenze attraverso il pagamento di una somma correlata al valore della controversia modulando le somme dovute in rapporto allo stato e al grado in cui si trova la singola controversia.

L’Agenzia delle Entrate ha predisposto per la Presidenza del Consiglio dei Ministri una guida semplice alla definizione agevolata delle liti pendenti dinanzi alle commissioni tributarie che interessa le ASD e le SSD che al 31 dicembre 2017 risultavano iscritte al CONI.

Si rende noto inoltre che sulla pagina facebook ufficiale della Presidenza del Consiglio - www.facebook.com/sportgoverno - è possibile rimanere aggiornati sulle novità, sulle norme e sulle attività dedicate al mondo dello sport.

Guida – L’Agenzia Informa

Definizione agevolata delle controversie tributarie (art.6)

Definizione agevolata dei processi verbali di costatazione (art.7)

Newsletter Presidenza del Consiglio dei Ministri

13 Mag 2019

In Lettonia gli Azzurri della FIDS hanno brillato sul dancefloor del Palasport di Salaspils conquistando un argento e un bronzo. Le attese era altissime e le prove sportive dei nostri atleti li hanno ripagati dei sacrifici rendendo orgogliosa la Federazione e l’Italia della danza sportiva.

Dopo una finale combattuta punto su punto la prima medaglia internazionale nell’appuntamento lettone è arrivata grazie alla coppia formata da Vito Coppola e Oona Oinas che hanno vinto il bronzo nella Coppa Europa danze latine americane. Solo per una manciata di punti gli Azzurri non sono riusciti a scalare la classifica finale che ha visto trionfare la coppia estone formata da  Konstantin Gorodilov e Dominika Bergmannova seguiti dai russi Maxim Elfimov e Evgenia Churikova.

Grandissima attesa anche per le prove sportive degli Azzurri Francesco Galuppo e Debora Pacini che nel Campionato Europeo disciplina Standard hanno conquistato un argento fatto di classe, eleganza, grinta e agonismo. Rispetto al Campionato Europeo Standard del 2018 gli Azzurri hanno migliorato la loro classifica finale: nel 2018 fu bronzo, oggi festeggiano un argento. Anche per Francesco e Debora solo qualche decimo di punto non gli ha permesso loro di raggiungere il gradino più alto del podio vinto dalla coppia lituana formata da Evaldas Sodeika e Ieva Zukauskaite.

Si sono fermarti ai quarti di finale (28esimo posto) gli azzurri Roberto Carano in coppia con Francesca Francini al loro debutto al Campionato Europeo Standard. 

«Sono davvero orgoglioso dei nostri ragazzi - ha  dichiarato il presidente della FIDS,  Michele Barbone - e sono stati bravissimi. Lo sport ad alto livello - ha concluso il presidente - prevede preparazione atletica, perseveranza, forza, concentrazione massima, grinta e tanto agonismo. Tutte queste qualità sono presenti nei nostri ragazzi che dimostrano in campo internazionale di essere atleti di primissimo piano di cui essere fieri. Sono sicuro che nel prossimo futuro avremo grandi soddisfazioni dai nostri ragazzi».  

10 Mag 2019

Grandi successi e ottimi piazzamenti per gli atleti della FIDS alla Coppa del Mondo Para Dance che si è disputata dal 19 al 21 Aprile a Cuijk in Olanda nell’IPC Wheelchair e Freestyle e nella Coppa del Mondo Wheelchair e Freestyle.

Le prime medaglie sono arrivate nella Coppa del Mondo disciplina Standard Combinata cl. 2 con gli atleti Laura Del Sere e Giulio Matassa che hanno vinto l’oro. La stessa coppia di atleti si è fermata a pochi punti dal gradino più alto del podio nell’IPC Wheelchair Standard cl.2 conquistando l’argento.

Nella Coppa del Mondo Combinata Cl.1 Freestyle un secondo e un terzo posto sono stati conquistati dagli atleti Chiara Bruzzese e Davide Romeo (argento) e da Enrico Gazzola e Davide Romeo (Bronzo). Ottimi piazzamenti per gli atleti che hanno gareggiato nell’IPC Freestyle dove la coppia Chiara Bruzzese e Enrico Gazzola ha vinto un bronzo nel Duo cl. 1.

Un quarto ed un quinto posto invece sono stati raggiunti dagli atleti Enrico Gazzola nel singolo maschile cl.2 e dalla coppia Bruzzese e Romeo nella Combinata cl.1. Due settimi posti nel singolo femminile cl1 per Chiara Bruzzese così come nella Combinata cl. 2 per la coppia Tarek Ibrahim Fouad Ibrahim e Sara Greotti.

«Complimenti a tutti i nostri atleti per i successi ottenuti in campo internazionale  - ha dichiarato il presidente della FIDS, Michele Barbone - le performance sportive sono state di altissimo livello e i risultati sono la testimonianza plastica e concreta di come il nostro movimento sportivo annoveri in ogni disciplina sportiva campioni di assoluto valore ai quali va il mio ringraziamento e quella della Federazione».

10 Mag 2019

Si sono conclusi con l’assegnazione di sei ori i Campionati Nazionali Studenteschi 2019 organizzati dalla Federazione Italiana Danza Sportiva nelle categorie individuale maschile e femminile, individuale paralimpico e danze a squadre nelle discipline Hip Hop e danze coreografiche.

Il primo oro, nella disciplina Hip Hop è arrivato grazie alle performance sportive di Pavel Donato Rossi (IIS Natta Deambrosis) per la Regione Liguria il secondo invece è stato raggiunto da Eleonora Mereu (Liceo Motzo) per la Regione Sardegna mentre il terzo l’ha vinto l’atleta Valentina Bruni (Liceo Artistico Arcangeli) per il settore paralimpico, in rappresentanza della Emilia Romagna. Tre medaglie al collo delle atlete della danza a squadre (Piccolo Gruppo) del Liceo Scientifico Paciotti che nella disciplina danze coreografiche hanno brillato nelle loro prove vincendo l’oro per la Regione Liguria.

«Sono molto contento per i risultati ottenuti e per la grande partecipazione di atleti – ha dichiarato il presidente della FIDS, Michele Barbone. Per la Federazione il coinvolgimento dei nostri atleti più giovani e delle loro scuole di appartenenza è un’occasione importante per promuovere attivamente lo sport giovanile. Ringrazio il Miur, il ministro e i dirigenti competenti per la grande opportunità che hanno riservato alla danza sportiva».